Debito scolastico: come mai tuo figlio tende a procrastinare lo studio?

Spesso, quando mi trovo a parlare con i ragazzi dei debiti scolastici che hanno preso a fine anno e per i quali dovranno studiare tutta l’estate, mi viene in mente una parola: procrastinazione!

Abbiamo tutti avuto esperienza di ciò. Il sostituire attività importanti o prioritarie con compiti piacevoli e divertenti, ma meno urgenti, è all’ordine del giorno.

Chi di voi non ha mai posticipato le pulizie in casa? O l’attività di stirare, di riordinare, di stendere, di cucinare e di lavare le stoviglie?

Come succede per le faccende domestiche, succede anche per i ragazzi che hanno i compiti estivi e i debiti da recuperare, che non hanno un Metodo di Studio e che vogliono godersi le vacanze..

Puntualmente ragazzi e genitori si ritrovano poi a correre e a preparare l’esame all’ultimo minuto.
(Per saperne di più leggi l’articolo Studiare all’ultimo minuto è possibile: come si può ottimizzare il tempo?)

Come mai succede questo? Ve lo spiego facendovi un semplice esempio di come funziona la mente dei ragazzi che si trovano a dover affrontare il recupero del debito durante l’estate!

La mente del ragazzo procrastinatore

Ho visto un video molto divertente ed illuminante di come funzioni la mente di qualsiasi persona quando decide di posticipare compiti e attività che non piacciono.

Ve lo riassumo in breve!

Lui è il Capitano della mente di tuo figlio. Ha un ruolo molto preciso!

Si occupa di organizzare tempi, informazioni e contenuti. Pianifica gli obiettivi da raggiungere, monitora l’andamento del percorso ed è in grado di capire se si sta procedendo nella giusta direzione.

È colui che prende le decisioni razionali.

 

Lei invece è una scimmietta che ha all’interno della mente il compito di procurare divertimento e spensieratezza alla persona. Quando è al timone della mente procura gratificazione e gioia istantanea; per lei non esistono preoccupazioni, scadenze, compiti da finire, debito da recuperare.

Durante tutto il periodo estivo questi due personaggi si alternano al comando della mente di tuo figlio.

L’aiuto che danno nel recuperare il debito non sempre però è efficace.

Vi spiego meglio cosa succede!

Giugno: tuo figlio scopre di avere un debito scolastico, ma non se ne preoccupa

Arrivate la fine della scuola e la pubblicazione dei voti, chi non è riuscito a raggiungere la sufficienza si trova a dover affrontare il debito con il corrispettivo esame di riparazione a settembre.

Come funziona?

  1. Per prima cosa, di solito, la scuola propone dei corsi di recupero intensivi;
  2. Poi gli insegnanti assegnano un programma con esercizi o pagine di studio da eseguire durante l’estate;
  3. A settembre gli stessi insegnanti aspettano con ansia tuo figlio all’esame di recupero per decretare se l’esercizio fatto in estate è stato sufficiente per colmare le lacune dell’anno precedente.

Semplice e lineare, se non per il fatto che i ragazzi sono abbandonati a se stessi nell’organizzare lo studio.
(Per sapere come organizzare al meglio i compiti per casa puoi leggere gli articoli Scuola: il tormento(ne) dell’estate! e  Compiti estivi: una guida pratica per organizzare lo studio al meglio)

In un primo momento prende il controllo della mente il Capitano: inizia a visionare la quantità di materiale da preparare e a gestire i tempi.

A questo punto tuo figlio si accorge che il tempo a disposizione per il recupero è tantissimo!

Che fretta c’è, dunque, nel mettersi a studiare appena finita la scuola?

NESSUNA!

Il Capitano cercherà inutilmente di prendere delle decisioni razionali e funzionali allo studio, ma… a questo punto entra in azione la scimmietta.

Lei troverà tutti i modi possibili per allontanare i buoni propositi: tuo figlio si alzerà quindi per andare a fare uno spuntino, farà un po’ di pausa giocando all’aperto o messaggiando su social, ascolterà musica, andrà su youtube a vedere le novità dell’ultimo momento,…

Piano piano, la scimmietta riuscirà a prendere il controllo del timone della mente!

Tuo figlio godrà dei benefici di ciò: potrà vedere gli amici quando vuole, uscire di casa col motorino, andare in piscina o in montagna, stare attaccato per ore a tv, cellulare e computer!

Per lui l’estate diventa sinonimo di “relax e divertimento allo stato puro”.

Affrontare il debito scolastico non è poi così difficile.

Ma nel frattempo il mese di giugno è finito!!

Luglio: tuo figlio inizia a studiare con “eccessiva calma”

Con l’inizio di luglio si apre nella mente di tuo figlio un conflitto molto aspro:

  • da un lato il Capitano sa che il tempo a disposizione si sta accorciando e che sarebbe utile iniziare a prendere in mano il programma di studio estivo;
  • dall’altro lato la scimmietta non vuole abbandonare il piacere e il divertimento procurato dal fare cose divertenti e facili.

Il conflitto si conclude quasi sempre con la vittoria della scimmietta!

Tuo figlio sa benissimo che è ora di affrontare il debito scolastico, ma sa anche che è più semplice dedicarsi ad altro.

Però si fa spazio un nuovo pensiero: la mente di tuo figlio sa benissimo che quei momenti di svago non sono guadagnati. Si sta godendo il riposo, senza però procedere con il suo lavoro.

Inizia a farsi spazio il senso di colpa, la sensazione di paura o ansia per il debito da affrontare, il pensiero di poter fallire l’esame, di non fare in tempo a prepararsi adeguatamente.

Nel frattempo però tuo figlio, pur iniziando a provare delle sensazioni spiacevoli, continua a lasciare il timone in mano alla scimmietta e dedica solo un piccolo spazio per lo studio.

Nel frattempo anche luglio volge al termine!

Agosto: quando tuo figlio si accorge che l’esame di recupero del debito è veramente vicino

A questo punto entra in scena un nuovo personaggio.

Lui è il Mostro del Panico. La sua mansione principale è quella di dormire. Quando però si avvicina una scadenza importante, come può essere ad esempio l’esame di recupero del debito, si sveglia all’improvviso! A questo punto svolge il compito per cui è stato creato: spaventare al massimo la scimmietta!

Cosa succede quando il Mostro del Panico caccia via la scimmietta?

Il timone della mente viene di nuovo preso in mano da Capitano. Il tempo a disposizione è ora drasticamente ridotto e tuo figlio entrerà in quella fase dello studio matto e disperatissimo.

Non avrà più tempo per gli amici, per la televisione o il telefonino. Si troverà in difficoltà nel gestire il materiale e gli esercizi e dentro di sé penserà: “Come mai non ho iniziato prima?!”.

A quel punto anche tu, probabilmente, inizierai a sentire la sua ansia e paura.

Più l’esame si avvicina, più la disperazione crescerà.

Ricorda che questo è il momento giusto per ottimizzare al meglio il tempo: fai in modo che tuo figlio programmi delle sessioni di studio, senza dimenticarsi di fare delle pause tra una sessione e l’altra. (leggi l’articolo: l’importanza della pausa)

Fatti guidare da un professionista nel recuperare al meglio le lacune e i vuoti sul contenuto della materia specifica (contattaci per maggiori informazioni).

Il tempo e sicuramente poco, ma quando si tratta di scadenze il “sistema Capitano – Scimmietta – Mostro del Panico” è molto funzionale e può comunque portare a superare il debito scolastico.

Non esistono condizioni ideali in cui scrivere, studiare, lavorare o riflettere, ma è solo la volontà, la passione e la testardaggine a spingere l’uomo a perseguire il proprio progetto – Konrad Lorenz

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