Lingue straniere: sfruttare il gioco per impararle al meglio
Giocare mi è sempre piaciuto molto. Anche adesso che sono adulta mi diverto con i giochi in scatola, giochi di gruppo con gli amici e tutto ciò che richieda di mettersi alla prova in maniera leggera.
Sono anche fermamente convinta che il gioco non rappresenti solo divertimento e svago, ma abbia anche una componente molto seria e importante e per questo sia uno strumento fondamentale per stimolare l’apprendimento.
Mi ricordo che, quand’ero bambina e facevo i compiti dalla nonna, lei organizzava molte attività divertenti per aiutarmi. Mi sosteneva quando dovevo memorizzare le tabelline, le parole nuove in un testo o quando dovevo imparare delle poesie.
Se vuoi sapere come funziona la memoria leggi l’articolo Una memoria da elefante!
Se c’era una cosa che sapevo risolvere alla perfezione alle elementari erano le moltiplicazioni! E non mi pesava imparare le poesie, anzi era un divertimento!
Ho avuto la fortuna di sperimentare fin da piccola quello che poi avrei sostenuto nel mio lavoro: il gioco può essere una cosa molto seria!
Ora, tengo percorsi di potenziamento ed educazione linguistica, sia individuali che di gruppo, e utilizzo molto i giochi, non come strumento per fare una pausa, spezzare il ritmo di studio o come conclusione leggera di un’ora di lavoro impegnativa.
In generale, il gioco ha come vantaggio quello di mettere gli studenti (bambini, ma anche ragazzi e adulti) fin da subito in una posizione attiva e partecipe e di renderli facilmente protagonisti nel proprio processo di apprendimento.
In effetti, se ci pensiamo, quando impariamo a parlare la nostra lingua madre lo facciamo mettendoci direttamente in gioco, usando prima frasi semplici, poi via via sempre più complesse, modellando chi è attorno a noi.
Solo in un momento successivo impariamo le regole e la grammatica, quando già abbiamo interiorizzato e imparato ad usare frasi e strutture della lingua.
Utilizzando giochi e attività ludiche di interazione per apprendere le lingue straniere si fa in modo che l’apprendimento avvenga in maniera naturale, coinvolgendo la persona globalmente: dalle emozioni all’ambito affettivo, dalle capacità relazionali a quelle cognitive.
Il gioco contribuisce a creare un clima di lavoro stimolante e positivo dove non si allenano solo le abilità linguistiche, ma si incentivano la cooperazione, la riflessione e l’abilità strategica di pianificare il raggiungimento degli obiettivi.
Play e Game per imparare una lingua
A differenza della lingua italiana, di quella francese e di quella tedesca, nella lingua inglese esistono almeno due termini per tradurre la parola “gioco”: “play” e “game”.
Il primo si riferisce più ad un’atmosfera giocosa, a un atteggiamento di svago e leggerezza. Il secondo riguarda in particolare l’attività specifica di problem solving svolta all’interno di un contesto con delle regole condivise e accettate dai partecipanti.
Nello studio di una lingua attivare entrambi questi aspetti del gioco è fondamentale per favorire un apprendimento autonomo e consapevole in un ambiente stimolante e privo di stress.
Quando si impara una lingua straniera, infatti, bisogna considerare che non è importante soltanto conoscere i vocaboli e sapere le sue regole grammaticali.
L’apprendimento linguistico coinvolge in realtà diverse variabili: creare un contesto sereno, stimolare la giusta motivazione e utilizzare delle strategie in linea con lo stile di pensiero sono azioni che possono fare la differenza.
Vantaggi del serious play nell’educazione linguistica
L’utilizzo del gioco guidato e di attività ludiche nell’educazione linguistica non solo tiene conto di queste variabili, ma comporta diversi vantaggi in svariate aree.
1. Riduce le situazioni di stress e contribuisce a creare un contesto positivo e rilassato
Lo stato emotivo dello studente influisce molto nei processi di apprendimento. Quando siamo sotto stress infatti innalziamo barriere che ostacolano un apprendimento duraturo e che quindi ci portano a memorizzare le informazioni solo a breve termine.
Attraverso il gioco, invece, si crea un ambiente più leggero e divertente in cui vengono eliminate le resistenze emotive e scardinati eventuali stati emotivi negativi legati ad insuccessi scolastici o convinzioni negative.
Se vuoi saperne di più sull’influenza che le emozioni hanno nello studio leggi l’articolo L’emozione non è scontata.
2. Può adattarsi a diversi livelli di competenza linguistica
La didattica ludica è molto flessibile, infatti i giochi possono essere strutturati e adattati agli obiettivi specifici dello studente. Il grado di difficoltà del gioco, infatti, può aumentare gradualmente a seconda del livello di competenza raggiunto.
3. Coinvolge la funzione comunicativa
Imparare una lingua straniera significa prima di tutto saper comunicare. L’aspetto comunicativo, che spesso viene un po’ trascurato a scuola, è in realtà fondamentale in ambito lavorativo.
Se vuoi saperne di più leggi l’articolo “studiare una lingua non significa conoscere una lingua”
Inoltre valorizzare la funzione comunicativa della lingua ne rende più accattivante e motivante lo studio. La lingua diventa un qualcosa di vivo che può fungere da canale per appassionarsi a una nuova cultura.
Attraverso il gioco si può focalizzare l’attenzione sulla comunicazione e sull’interazione e far sperimentare più facilmente l’uso diretto della lingua.
4. Valorizza i diversi stili di pensiero
Nell’insegnamento di una lingua è importante tener presente che esistono diversi stili di pensiero. L’utilizzo di giochi nella glottodidattica permette di valorizzare le differenze di ciascuno mettendo le persone nella condizione di sfruttare le proprie abilità personali, i propri punti di forza e la propria creatività. E grazie a ciò si possono inoltre potenziare e allenare le proprie abilità verbali.
Il gioco e le attività ludiche sono dunque uno strumento particolarmente adatto a rendere la didattica maggiormente inclusiva, sostenendo anche quegli studenti particolarmente in difficoltà nell’apprendimento linguistico.
5. Stimola la motivazione
Quando facciamo qualcosa di divertente e piacevole solitamente siamo molto motivati. Il gioco stimola gli studenti a ad assumere un approccio attivo allo studio. La sfida o la cooperazione con i compagni sono fattori che incentivano la motivazione e la voglia di studiare e soprattutto imparare.
Inoltre, il fatto di utilizzare un metodo differente da quello classico, fa sì che gli studenti siano più attenti e stimolati.
Se vuoi saperne di più sulla motivazione nello studio leggi l’articolo Motivazione: la giusta spinta verso la meta.
A Centro Archè, nei percorsi individuali e di gruppo dedicati al potenziamento delle abilità verbali e all’educazione linguistica, diamo molta rilevanza e preferenza ad attività ludiche e giochi.
È proprio attraverso queste attività che i ragazzi non solo apprendono le regole grammaticali e i vocaboli, ma li interiorizzano. Inoltre imparano ad approcciarsi allo studio di una lingua con maggiore motivazione e un atteggiamento più positivo.