Studiare all’ultimo minuto è possibile: come si può ottimizzare il tempo?
È marzo, ormai ci siamo! Per la maggior parte degli studenti mancano poco più di tre mesi al termine della scuola. Se da un lato per alcuni di loro sembra un tempo ancora lungo, per altri che hanno, per così dire, battuto la fiacca finora, sta per arrivare il momento di fare i conti con le insufficienze, le lacune accumulate e le pagine dei libri lasciate in bianco.
Manca poco: studiare solo gli ultimi tre mesi non è certo la maniera più efficace per ottenere buoni risultati, ma non è questo il momento di mollare, non tutto è perduto. L’importante è seguire qualche accorgimento per gestire al meglio il tempo rimasto e sfruttare anche lo studio dell’ultimo minuto, migliorando il proprio metodo.
Verificare il materiale e programmare lo studio
Piuttosto che partire direttamente mettendosi sui libri e pensare di studiare a oltranza, è sicuramente più funzionale investire un po’ di tempo all’inizio per focalizzare quali sono gli obiettivi, pianificare lo studio e verificare di sapere esattamente qual è il programma da preparare facendo in modo di procurarsi tutto il materiale.
Per quanto riguarda, per esempio, quest’ultimo punto potrebbe essere molto utile controllare prima con i compagni il programma svolto, per evitare di saltare delle parti fondamentali e di avere tutto il materiale da studiare: gli appunti, schemi forniti a scuola dal docente e le pagine giuste da preparare sui libri di testo.
Una volta che ci si è assicurati di avere tutto, è importante concentrarsi sul gestire le tempistiche: si può per esempio suddividere il materiale per il tempo a disposizione, stabilendo esattamente quando studiare ciascun argomento e in che ordine.
Si possono pianificare delle sessioni di studio stabilendo per ciascuna alcuni sotto obiettivi in modo da coprire in tempo tutto il programma e considerare già delle pause tra una sessione e l’altra. Infatti, dividendo il tempo e stabilendo gli argomenti da svolgere in ciascuna sessione, sarà poi più facile monitorare l’andamento dello studio e capire se è necessaria qualche modifica nella programmazione.
Inoltre sapere di avere pianificato lo studio per tempo farà sentire più sicuri e permetterà di gestire meglio lo stress.
Oltre a ciò fissare già dall’inizio delle pause dallo studio può permettere di essere più concentrati. Le pause vanno però gestite bene, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, per evitare un crollo dovuto alla stanchezza: è importante per esempio ricordarsi di bere acqua in abbondanza, muovere un po’ il corpo e ricaricare le batterie mangiando uno spuntino.
Come rendere più efficiente il proprio metodo di studio?
Una volta stabilita la programmazione, è il momento di mettere in atto alcuni accorgimenti per quanto riguarda il metodo di studio da applicare.
La prima cosa fondamentale da fare è cercare di avere chiara la visione globale degli argomenti.Ad esempio può essere utile leggere l’indice del libro, gli schemi riassuntivi dei capitoli o i loro titoli e osservare le immagini delle varie pagine prima di addentrarsi nella lettura vera e propria dei testi: fare cioè una prima lettura veloce. Quest’azione è fondamentale per poter capire e organizzare meglio un argomento: sapere poche informazioni ma ben strutturate, infatti, molto spesso è più utile che conoscere tantissimi dettagli senza aver chiaro in che modo sono collegati tra di loro.
Per lo stesso motivo è importante saper distinguere quali sono le informazioni più importanti e dare a queste ultime la priorità sulle altre. Per far questo è utile ad esempio fare una lista delle domande frequenti che vengono fatte durante le interrogazioni o i compiti in classe dall’insegnante o confrontarsi con i compagni.
Quando si studia in poco tempo, potrebbe non esserci la possibilità di fare schemi dettagliati, né probabilmente di leggere più volte tutto l’argomento. Perciò, diventa importante essere efficaci già nella prima lettura del testo.
Un metodo semplice e utile per migliorare la qualità dello studio e diminuire i tempi di studio, è riconoscere e indicare nel testo i concetti principali a lato e sottolineare solo le parole chiave, cioè quelle parole davvero importanti che permettono di richiamare i concetti. Bisogna poi dare loro una gerarchia chiara, magari utilizzando diverse modalità di sottolineatura in base ai livelli di importanza. Di conseguenza sarà poi sicuramente più veloce memorizzare, avendo già selezionato e scremato le informazioni.
Questi sono alcuni accorgimenti di base che permettono di ottimizzare al massimo il poco tempo a disposizione. Oltre a ciò, esistono anche diverse tecniche per velocizzare la memorizzazione e migliorare la propria esposizione.
Ma quello che fa veramente la differenza nello studio è diventare consapevoli che ognuno è diverso nel modo di pensare e trovare il proprio stile individuale di studio e applicarlo nel processo di apprendimento. Quest’ultimo concetto è la base su cui si fondano i percorsi che proponiamo a Centro Archè.
Il nostro obiettivo è quello di far scoprire e sperimentare a ciascuno ragazzo le sue risorse e abilità naturali, perché possa creare un proprio efficace metodo di studio da applicare autonomamente poi anche a casa.